Frankie Hi-NRG MC Il beat come anestetico
C'ho l'umore che fa il bunjee dallo stomaco alla gola e ritorno, cerco un punto da osservare e resto fermo, come Han Solo nel mio blocco di grafite aspetto la salvezza, combattendo una pigrizia travestita da stanchezza mi ritrovo a far la spola tra la tele e il frigo... Come un automa non dirigo i passi, ma se me lo dico scopro che posso ancora controllarmi, ma per poco e corro il rischio di bloccarmi. L'estate sta iniziando, un anno se ne va e son gi� grande, ho superato il quarto un anno fa e porto ancora i segni addosso : volavo come un fesso in galleria quando un guard-rail m'ha dato un morso e cos� sia... La sfida � aperta e il tempo � il giudice imparziale, la posta in gioco aumenta quando giochi male e qui non c'� Mike Bongiorno a darti un premio quando azzecchi le parole, ma scopri che puoi stare bene uguale. E se la mente vuole gi� lo sai la lingua che pu� fare, magari anche il solletico... E se la testa dopo un p� fa male c'ho il rimedio pronto ed uso il beat come anestetico.
Col beat in circolo - miracolo ! - supero ogni ostacolo di slancio, nel mio abitacolo sfreccio avanti al gruppo come Fangio e non mi puoi fermare : scarto gli assi e faccio yathzee tutto in tre manovre, sta a guardare... Hai visto, o eri distratto dalla punta del tuo naso che si muove pi� di te, povero illuso : ti menti e cerchi scuse alla tua stasi insana, e te le inventi se non te ne viene in mente neanche una buona. Tu senti come suona il beat ma non lo ascolti mai, ti credi la persona che non sei : fatti tuoi e di chi ti sta accanto, finch� puoi dare prendi e per me non duri tanto... Ti offendi ? Scusa, ma sei un amico e con gli amici non si abusa se non a fin di bene, quindi muovi il culo e la mente lo accompagner�, o sta sicuro di restare solo, anzi a met�, diviso dalla tua vera essenza da uno specchio che pi� parlo e pi� s'appanna... L'apparenza inganna e il tempo che tu passi a contemplarla non torna, l'hai perso.. Eri troppo preso dal sound-check del tuo complesso e lui � passato, t'avevo avvertito e non mi hai ascoltato, ma almeno un passo � fatto e se brucia la sconfitta fanne un altro e segui il beat...
Usando il beat frammento il tempo, lui dice che � continuo e io lo quantizzo, e se sto preso bene lo rallento : lo analizzo mentre vola e riguardo alla moviola quel che � stato - � dai tempi della scuola che ho capito che l'avrei domato. Lo spacco in quarti, poi lo rimonto, � come il Lego : pi� pezzi ho pi� sono allegro. Ma gi� lo so che questo gioco prima o dopo finisce, e il tempo tira avanti e non capisce : lui si espande come un buco nero tanto grande da inghiottirti vivo se non ci stai attento, e pi� si accumula pi� � tardi e se adesso non mi sbrigo corro il rischio di cascarci dentro, ora mi spiego : rimando, non mi alleno e aspetto il giorno della gara con le mani in mano.. e in tasca c'ho la testa che mi pulsa di un dolore isterico ed uso il beat come anestetico...