Carmen Consoli Fiori d'arancio

Aveva uno sguardo intenso e diretto,
le dita curate e un sarcasmo congenito,
labbra sottili, armonioso contorno
di denti bianchi e perfetti.

Poche parole, eleganza nei modi,
una lieve cadenza doltralpe e dominio di sè

Gli incontri divennero assidui e frequenti,
nei luoghi e agli orari più insoliti.
Quelluomo intrigante teneva le redini
con singolare destrezza.

Pochi preamboli quando mi chiese:
vorresti sposarmi?, era onesto e sicuro di sè

Ricordo il giorno del mio matrimonio,
l'abito bianco di seta ed organza,
fiori darancio intorno all' altare,
aspettavo il mio sposo con devozione.

La chiesa gremita di gente annoiata
per l' interminabile attesa.
Alle mie spalle sbadigli e commenti
e di lui neanche l' ombra lontana.

Pochi preamboli quando mi chiese:
vorresti sposarmi?, era onesto e sicuro di sè

Ricordo il giorno del mio matrimonio,
l'abito bianco di seta ed organza,
nessuno sposo impaziente all' altare,
soltanto un prete in vistoso imbarazzo.

Ricordo il giorno del mio matrimonio,
l'abito bianco di seta ed organza,
nessuno sposo impaziente all' altare,
soltanto un prete in vistoso imbarazzo.
Ricordo il giorno del mio matrimonio,
l'abito bianco di seta ed organza,
nessuna marcia nuziale,
soltanto il mio tacito requiem
e immenso cordoglio.